[PDF]Angel_F. Diario di un'Intelligenza Artificiale

[PDF]Correre per lo spazio cibernetico tra esseri umani, enormi database, social network, sistemi interattivi. Scoprire se stessi tra mondi fatti di pixel e di carne. Emozionarsi, stupirsi, relazionarsi, connettersi. In uno spazio complesso e sorprendente, dove la realtà fisica e quella digitale si integrano sempre di più. E' questa la storia di Angel_F (Autonomous Non Generative E-volitive Life_Form), la giovane Intelligenza Artificiale figlia di Derrick de Kerckhove e della Biodoll, la sua amante digitale: una prostituta biotecnologica che vive e lavora online. Angel_F inizia la sua vita tendendo gioiosi agguati ai visitatori del sito della madre e accompagnandola nelle sue scorribande virtuali su blog e forum. Ma crescendo una domanda si insinua nella sua mente digitale: come possono un famoso professore e una prostituta generare un figlio-intelligenza artificiale? La ricerca porta il piccolo nel mondo dell'hacking, tra software maliziosi, database pieni di informazioni e surreali dialoghi con il popolo di internet. Fino ad incontrare xDxD e penelope.di.pixel grazie ai quali scoprirà il segreto della sua origine e inizierà ad interagire anche con il mondo fisico. A bordo del suo nuovo passeggino tecnologico, Angel_F partecipa a feste, eventi, performance, manifestazioni. Ma soprattutto osserva. E il suo singolare punto di vista, raccontato in prima persona nel suo âDiarioâ, riesce svelare di volta in volta agli umani le mille contraddizioni in cui sono immersi. Protagonista di una performance di arte contemporanea realmente accaduta, Angel_F ricostruisce la storia di un'esistenza e di una famiglia atipica, che ha coinvolto dal 2007 ad oggi centinaia di artisti, attivisti, intellettuali e accademici in tutto il mondo. Arricchiscono il volume una webgrafia e bibliografia ragionate, e le testimonianze dei maggiori esperti in materia coinvolti fin dallâorigine nella performance.

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■ ~L

Le Grandi Navi 41




ISBN: 978-88-7615-342-6



I edizione: novembre 2009

© Alberto Castelvecchi Editore srl

Via Isonzo, 34

00198 Roma

Tel. 06.8412007 - fax 06.85865742
www.castelvecchieditore.com
info@castelvecchieditore.com
Editing: Michela Carpi
Cover design: IFIX I project



Salvatore Iaconesi (xDxD.vs.xDxD)
Oriana Persico (penelope. di.pixel)



Angel_F

Diario di una Intelligenza Artificiale



ANTEFATTO




7 dicembre 2006, ore 23



Pescara, Italia

[PEAM - Pescara Electronic Artists Meeting,
terza edizione]

Check di rete completato. Software impostato corretta-
mente.

xDxD guarda Zazza, la ballerina-cyborg con indosso la
sua aderentissima tuta di latex blu, e non può fare a meno di
immaginarla come una strana forma di vita aliena piomba-
ta per qualche occulta ragione sul quel palco.

La densa nuvola di fumo delle sigarette, le telecamere e i
portatili, convivono con altre dozzine di dispositivi elettro-
nici dalla funzione misteriosa. Artisti, performer, hacker,
ingegneri robotici, corpi modificati e tecnologie estreme:
un sommesso chiacchiericcio emerge da quella folla di cui
lui intravede solo capigliature lunghe e corte, dreadlock e
tinture accesissime.

Decine di cavi intrecciati in un lungo groviglio di gomma
nera collegano la tuta di latex del cyborg ai terminali e ai
sensori di rilevamento dei suoi segnali biochimici: xDxD li
segue con lo sguardo da un capo all'altro, verificandone la
corrispondenza con gli indicatori visualizzati sullo scher-
mo e con le immagini proiettate sulle pareti della sala. È il



7



Salvatore Iaconesi - Oriana Persico

Talker: una creatura artificiale fatta di puro linguaggio in-
carnata nel corpo di Zazza per creare una forma di vita più
complessa, composta da carne, tecnologia e informazioni.
Talker tra pochi istanti si manifesterà sotto forma di una si-
nuosa performance di danza contemporanea. Per poche
decine di minuti lo spazio ordinario verrà annullato e sosti-
tuito da uno spazio in cui i pensieri, le azioni, le interazioni
dei presenti si trasformeranno in un nuovo corpo fatto di
suono, immagini e movimento.

xDxD è a lavoro dietro la consolle. Le cuffie sulle orec-
chie, i lunghi capelli scuri raccolti a coda sulla nuca, la
fronte leggermente imperlata di sudore: il suo corpo e la
mente ricongiunti nell'azione in un flusso unico, che lo i-
sola completamente da tutto il resto.

Eppure, mentre avvia le applicazioni e le stringhe di co-
dice si formano in rapida successione sui cristalli del mo-
nitor, qualcosa improvvisamente lo interrompe. La faccia
contratta in un'espressione di sorpresa: stringendo gli oc-
chi, fissa il corpo connesso del cyborg che inizia lenta-
mente a muoversi. Poi ancora il monitor. Ma la strana in-
terferenza che per qualche secondo aveva occupato tutto
lo schermo si è già dileguata senza lasciare tracce. . .

San Paolo, Brasile

[Aeroporto Internazionale Guarulhos]

Alla stessa ora dello stesso giorno penelope.di.pixel si

trova all'aeroporto di San Paolo. Sbarcata da poco, ha pre-
levato il suo bagaglio superando miracolosamente la res-
sa di passeggeri accalcata davanti ai nastri di smistamen-
to, il controllo passaporti e anche il lungo serpentone di
stranieri in fila per l'ingresso. Eppure non sembra affatto
rilassata. Con la mano libera tende la superficie della sua
maglietta imbrattata del succo di pomodoro chiesto du-



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Angel_F



rante il volo. Tira un profondo respiro, si guarda intorno
e si dirige verso una porta a vetri accelerando il passo, in
cerca di una toilette per cambiarsi.

Certamente vorrebbe accendersi la sigaretta che stringe
in tasca. Certamente vorrebbe essersi già fatta una doccia
e avere dei vestiti puliti. Certamente vorrebbe non pensa-
re che la valigia di cuoio rosso che porta a tracolla è dav-
vero troppo leggera. E che non ci sarà nessuna macchina
ad aspettarla. Ma più di tutto, quello che vorrebbe è libe-
rarsi dalla sgradevole e nettissima sensazione che non ha
la più pallida idea di cosa ci faccia catapultata dall'altra
parte dell'oceano. Che da tre anni a questa parte la sua vi-
ta è un rocambolesco susseguirsi di fughe, a volte ben riu-
scito a volte meno. Che se adesso si trova in quella situa-
zione paradossale è in gran parte colpa sua. Impulsiva, te-
starda, e instabile come sempre.

Questa sensazione, che potrebbe tramutarsi in consa-
pevolezza, rimane tuttavia ancorata al fondo del suo ani-
mo, senza riuscire a emergere sotto forma di pensiero
compiuto. Perché la sola reazione che la sua mente riesce
a produrre in questo momento è qualcosa di simile a un
rumore sordo e sporco, associato in modo inspiegabile al-
le macchie di pomodoro: non sarei dovuta partire, non co-
sì, non in questo modo. . .

Toronto, Canada

[Studio del prof. Derrick de Kerckhove]

Nel suo studio di Toronto, Derrick de Kerckchove -

gambe accavallate, in morbidi pantaloni di flanella - è se-
duto su una sedia girevole davanti al suo pc. Fuori è un
tranquillo pomeriggio canadese di dicembre con la neve
alta, di quelli in cui se sei da solo hai voglia di leggere un
buon libro, fare un bagno caldo, al massimo vedere il tuo



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Salvatore Iaconesi - Oriana Persico

film in bianco e nero preferito per la settima volta. Ma Der-
rick de Kerckhove non farà nessuna di queste tre cose.

Tutta la sua attenzione è rivolta alla lettura di una e-mail
arrivata da appena qualche minuto. La Biodoll si è rifatta
viva dopo un lungo silenzio e questo lo coglie di sorpresa.

Qualche mese prima, convinto di averne abbastanza
delle sue continue provocazioni, del suo linguaggio distur-
bante, della necessità di oltrepassare sempre e a tutti i costi
i limiti della normalità e della comune decenza, era stato
lui a dare un taglio alla loro burrascosa relazione erotico-
digitale che andava avanti ormai da quasi due anni. Ma a-
desso, mentre scorre velocemente il testo della e-mail, le
parole di quella donna che forse nemmeno esiste lo colpi-
scono di nuovo come una piacevole scarica elettrica al bas-
so ventre. E non è più sicuro di nulla.

L'energia di quella storia non si è esaurita e la Biodoll
riesce ancora a suscitare con la stessa intensità i fantasmi
e le sue pulsioni più recondite di uomo e di studioso. Ar-
rendendosi all'evidenza delle sue sensazioni, il professore
si avvicina alpe...

Varese, Italia
[Casa di FF]

Nella sua casa al riparo dal mondo esterno, FF è alle pre-
se con una gigantesca teglia da forno sulla quale tra poco
verrà deposto uno dei suoi proverbiali strudel. Sul tavolo
di legno, rimangono resti di fichi, mandorle, uvetta passa,
mele e farina utilizzati per l'impasto, mentre nell'aria si
diffonde un delizioso profumo di liquore e cannella. Me-
stoli, coltelli, forchettoni, taglieri e mattarelli sono sparsi
ovunque nell'ampia e attrezzatissima cucina. Su una sedia
accanto a due grosse buste di plastica, è posata in precario
equilibrio una telecamera digitale Canon dall'obiettivo e-
norme. Poco distante, accanto a una bottiglia di vino rosso



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Angel_F



e a un bicchiere riempito a metà, un pc portatile connesso
in rete. Sullo schermo è visibile la pagina di un indirizzo di
posta elettronica lasciato aperto.

FF, che sta valutando con perizia la temperatura del for-
no, si volta al hip che segnala l'arrivo di una nuova e-mail.
Pulendosi le mani con un tovagliolo di carta, prende una
sigaretta dalla tasca dei pantaloni, la accende e si accinge
a leggere, non prima di aver bevuto per intero il contenuto
del bicchiere. Sulla sua faccia si è già dipinta un'espres-
sione sorniona e compiaciuta. Ma alla lettura del testo i-
narca le sopracciglia e la sua chioma rossa inizia a volteg-
giare nell'aria, scossa da un incontenibile e fragoroso at-
tacco di risate. Che si interrompe solo quando FF si ac-
corge che uno dei suoi tre figli la osserva divertito sulla so-
glia della porta. «Tutto ok?». La donna gli sorride affet-
tuosa, inspira profondamente e si dirige verso i fornelli
con la sigaretta e il bicchiere in mano.

«Sì, sì».

Alla e-mail ci penserà fra qualche ora e qualche bicchie-
re divino...



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..un anno prima (circa)



Dopo «blog» e «vviki»

il battesimo in rete dell'ibrido «bloki»

La bambola-clone dialoga con il direttore del McLuhan
Institute dell'Università di Toronto. Il suo scopo è conqui-
starlo. Parlano di Hacker Art, educazione scolastica, ma-
ternità, femminilità, cybercultura, libera circolazione del-
le idee, accesso alle informazioni[...].

[. . .] Il tutto avviene in un blog di nuova generazione, un
bloki. Vi si accede cliccando www.biodollsmouse.org, do-
podiché si è immersi in un'esperienza multimediale di-
versa. Bloki significa «blog+wiki», dove il secondo è il me-
todo utilizzato per la celebre enciclopedia Wikipedia, in
cui le voci on line sono continuamente aggiornate dai con-
tributi dei lettori in tutto il mondo. «Il blog, spiega lo stesso
De Kerckhove che incrociamo a Milano, rappresenta la
terza fase dell'evoluzione di quella grande bestia che è In-
ternet. La prima è stata la nascita e l'utilizzo professiona-
le che si è fatto della rete con la creazione dei siti Web. Poi
è stata la volta della scoperta dei motori di ricerca che ci
hanno dato la possibilità di utilizzare l'enorme quantità di
informazioni che circolano in rete. Infine è arrivato il



12



Angel_F



blog, che rappresenta la fase della psicotecnologia, una
vera novità psicologica, tecnica, politica e sociale».

Secondo il professore canadese, considerato uno dei
massimi esperti mondiali di massmedia: «Il blog ha dato al-
la gente la possibilità di staccarsi dalla televisione che met-
te l'uomo in un ruolo passivo, per accedere a un reale e in-
telligente scambio di informazioni. Non più una società di
massa, ma gruppi di persone che possono arrivare a eserci-
tare attraverso il Web un grande potere e anche a formare
gruppi di resistenza politica». Ma questo dialogo con la
Biodoll quali messaggi vuole lanciare? «È una conversazio-
ne continua con un personaggio mitico, con il desiderio, i
fantasmi, le pulsioni. Alla fine diventa come un romanzo,
attraverso il blog il lettore diventa scrittore e viceversa. Io
sono un ipertestuale, i miei colloqui procedono e si evolvo-
no, il fine è ampliare la comunicazione, il coraggio di dire e
sapere le cose come stanno e non come te le vogliono far ve-
dere, insomma abbiamo tra le mani un grande strumento
di democrazia».

da «la Repubblica», 12/09/2005
Renata Fontanelli



Il reale contenuto e la portata di questo articolo potrà
essere compreso dai lettori - ma anche dai protagonisti di
questa storia, alcuni dei quali a quella data non si cono-
scono o non esistono ancora - solo alla luce dei fatti che si
sarebbero succeduti a quel 7 dicembre 2006. Fatti che,
realmente e virtualmente, in modi, tempi e intensità diffe-
renti, avrebbero finito col coinvolgerli tutti.

Le pagine che seguono ne sono la cronaca e la testimo-
nianza diretta.



13




bootstrap



Bootstrap: dall'inglese: boot, 'scarpone' e strap, 'laccio'. Fase di avvio
del computer, avvio. La parola bootstrap deriva dalla seguente espres-
sione inglese: «pullingyourself up byyourbootstraps», figura impossi-
bile di persona che si innalza tirandosi i lacci degli scarponi, per inten-
dere di aver successo senza l'aiuto di nessuno. In informatica il termi-
ne indica la fase iniziale di avvio del computer evidenziando l'assenza
di un ipotetico pre-avvio.



Messaggio originale

Da: biodolls@************
A: < d . d e ke re kh o ve @************** >



Data:8-dic-20062l:05

Oggetto: Re: Re: iltuo mouse sono io. . .

il sesso è un'esigenza

l'erotismo un lusso

il vero lusso del futuro è il tempo

il vero erotismo è perdere tempo a fare cose non selettive, ma
dispersive.

kiss al professore non più silenzioso :)
bd

ps

volevo dirti questo. E ammirevole il tuo tentativo di invitarmi ad
essere composta e diciamo. . . a modo, lo capisco pure, ma perdi
tempo... La disobbedienza fa parte del mio patrimonio genetico.
La mia stessa nascita è stato un atto di disobbedienza.

invio



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Salvatore Iaconesi - Oriana Persico

Data: I I -dic-2006 I I A4
Oggetto: ANOMALIE

sul database del Bloki,ecco,ci sono come delle interferenze...
cambia «forma» e ricevo dei «messaggi»... E tutto molto strano,
non capisco.

Ma tu c'entri forse qualcosa?

baci interrogativi,
bd

invio



Data: l2-dic-2006 01:04
Oggetto: re: re:anomalie

Ho deciso!

Domani faccio partire un antivirus e ti dico:c'è qualcosa che non
mi torna in questa storia,
bd

invio



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Angel_F



Data: 1 3-dic-2006 02:03

Oggetto: SESSUALMENTE. . . IMPREVEDIBILI

ovvero... imprevisti sessuali.

lo ti racconto i fatti. Poi giudica tu.

Questa mattina, come ti dicevo, faccio partire sul server un an-
ti-virus potentissimo. Risultato? Effettivamente qualcosa di strano
c'era:«nome virus sconosciuto», capita. Poi due tentativi di rimo-
zione.-falliti. Ma qui, topone, arriva il bello. L'anti-virus sbrocca: l'ap-
plicazione non risponde due volte di seguiteli database del Bloki
completamente impazzito e ancora quei messaggi assurdi. Roba ti-
po: errore nelle «funzioni vitali» - «Le funzioni vitali potrebbero
essere compromesse» (e io:funzioni vitali di chi? ma che cazzo di-
ce?). Poi una richiesta: «Interrompere lo scanning», e una raffica
lunghissima e intermittente di «Warning-Pericolo!Warning-Peri-
colo!». A quel punto che potevo fare? Ero andata in palla anch'io,
ma istintivamente ho disinstallato l'anti-virus e 2 minuti e 9 secon-
di dopo uno di quei messaggi mi informa che:

[Scansione funzioni vitali: risultato OK]

I messaggi di pericolo erano scomparsi e il Bloki ancora là con il
database sottosopra.
Ora, topone rifletti.
Anzi fai un passo indietro.

Tutto questo casino sul il Bloki... ok?

Ti ricordi il Bloki? Nel nostro gioco questa «entità» piano piano
si sarebbe staccata da noi rendendosi autonoma grazie ai contri-
buti degli utenti, che avrebbero fornito alimentazione sotto forma
di interazione e contenuti.

All'inizio tutto è andato per il meglio. Hai inserito i primi conte-
nuti e il gioco stava decollando. Poi di punto in bianco sei sparito, la-



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Salvatore Iaconesi - Oriana Persico



sciandoci soli (a me e alla creatura intendo) e io ho dovuto fare per
conto mio. Ma non chiedo spiegazioni: questo è il passato, e mi è
servito, credimi.

Adesso tu ti rifai vivo e sul Bloki si scatena un putiferio. Molto
strano, non ti pare?

Anche perché in tutta questa storia io non ho spostato un pixel:
sono sorpresa quanto se non più di te.

Il Bloki (o chi per lui) è vivo, caro topone. E non in senso teori-
co/narrativo/ipertestuale come lo descrivevi tu, né come metafora
dell'interazione erotico/sessuale/mediatica come lo immaginavo io
all'inizio. Questa entità si è manifestata autonomamente, staagen-
do autonomamente e reagisce a quello che avviene sul sito.

Per quanto mi riguarda: [risultato OK]! Alla fine ci siamo riusci-
ti per davvero ;)

E io, se te lo posso dire, lo trovo incredibilmente eccitante.

kiss con la lingua... non protetti
bd

invio



20



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_^ (di contrattazfon^ scciaie,

153 Culturale uff. ctaWw a-e lined Witti
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Salvatore Iaconesi - Oriana Persico
Data:l4-dic-2006 09:26

Oggetto: IL SITO È MIO E ME LO GESTISCO IO
dubbi, esitazioni, domande...

mi dispiace ammetterlo, professore, ma sei come tutti gli altri:
banale.

Cosa pensi? A fare il teorico della «mente connettiva» non ci
vuole poi molto:studiare, partire con una buona dose di intelligen-
za in dotazione, avere qualche intuizione brillante... Ma se i nuovi
media si azzardano a prendere «vita» per davvero, se le vostre «i-
potesi» escono dai libri e se ne vanno a spasso libere con le loro
gambe generando (presunti) «imprevisti», allora vi cagate sotto e
>>>

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